Negli ultimi anni, rendere i siti web e le applicazioni accessibili a tutti è diventato sempre più importante e necessario. A partire dal 28 giugno 2025, siti web e app dovranno rispettare le norme e i requisiti di accessibilità previste dall’European Accessibility Act, la direttiva europea recepita in Italia attraverso il D.lgs 82/2022, che estende le norme sull’accessibilità anche al settore privato.
Questo adeguamento prevede una serie di interventi tecnici, come abbiamo spiegato nel nostro articolo precedente, e l’obbligo di pubblicazione della Dichiarazione di Accessibilità.
Ma cos’è la Dichiarazione di Accessibilità? Quali sono le aziende interessate da questo obbligo? E perché è così importante?
In questo articolo ti spieghiamo tutto in modo semplice.
Cos’è la Dichiarazione di Accessibilità?
La Dichiarazione di Accessibilità è un documento obbligatorio che indica lo stato di accessibilità di un sito web o di un’app mobile rispetto agli standard internazionali WCAG. Questo documento ha lo scopo di informare sugli standard di accessibilità raggiunti, nel rispetto della normativa vigente, garantendo un accesso inclusivo a tutti i contenuti.
Chi è obbligato a pubblicare la Dichiarazione di Accessibilità?
Già dal 2020 tutti gli enti della Pubblica Amministrazione e le aziende private con fatturato medio annuo superiore a 500 milioni di euro negli ultimi tre anni hanno l’obbligo di pubblicare la Dichiarazione di Accessibilità entro il 23 settembre di ogni anno.
Questo comprende:
- Pubblica Amministrazione
- Enti pubblici economici
- Aziende private concessionarie di servizi pubblici
- Enti di assistenza e riabilitazione pubblici
- Aziende di trasporto e telecomunicazione a partecipazione pubblica prevalente
- Aziende municipalizzate regionali
- Organismi di diritto pubblico
- Soggetti che usufruiscono di contributi pubblici per l’erogazione di servizi tramite sistemi informativi o internet
A partire dal 28 giugno 2025 questo obbligo si estende a:
- PMI con almeno 10 dipendenti e/o 2 milioni di fatturato (se forniscono servizi digitali al pubblico)
- Grandi aziende con un fatturato medio consolidato superiore a 500 milioni di euro, indipendentemente dal settore, se offrono servizi digitali rivolti al pubblico. Devono conformarsi alle norme di accessibilità per garantire un web inclusivo.
Quindi verranno usati 3 criteri:
- Criterio funzionale → cosa fai → riguarda la natura del servizio offerto (se è rivolto al pubblico).
- Criterio tecnologico → come lo offri → riguarda il canale di erogazione del servizio (se viene offerto tramite siti web o app).
- Criterio economico →quanto guadagni→ riguarda il fatturato dell’azienda.
Come compilare e cosa deve contenere la Dichiarazione di Accessibilità
Ecco i passaggi principali per compilare e pubblicare correttamente la dichiarazione:
- Verifica l’accessibilità del sito e lo stato di conformità alle Linee Guida WCAG 2.1 AA
Prima di tutto, è necessario fare un controllo tecnico del sito per verificare il rispetto delle regole delle WCAG 2.1 AA. Viene specificato il livello di conformità alle WCAG (A, AA o AAA). Questo indica quanto il sito o l’app sia accessibile secondo gli standard internazionali WCAG 2.1. Per capire cosa sono puoi leggere il nostro articolo sulle WCAG. - Contenuti non accessibili
Se ci sono parti del sito o dell’app non accessibili, vengono elencate e spiegate le ragioni, che possono includere difficoltà tecniche, costi troppo elevati o esclusioni previste dalla legge. Se esistono alternative accessibili, vengono indicate. - Segnalazioni e contatti
È essenziale mettere a disposizione degli utenti le indicazioni per segnalare problemi di accessibilità e trovare i contatti del responsabile. Se non ricevono risposta entro 30 giorni, gli utenti possono rivolgersi direttamente ad AgID tramite un link dedicato. - Pubblicazione della dichiarazione sul sito
Dopo aver completato il documento, pubblicalo sul tuo sito come pagina HTML o file PDF, assicurandoti che sia facilmente accessibile, preferibilmente tramite un link nel footer. - Aggiornamento regolare
Ricorda che la dichiarazione deve essere aggiornata considerando eventuali interventi e modifiche apportate entro il 23 settembre di ogni anno.
Perché conviene avere un sito accessibile?
Avere un sito accessibile è, prima di tutto, una scelta strategica prima che legata agli aspetti sanzionatori. Garantire un accesso inclusivo ai contenuti è uno strumento di Brand Reputation molto forte, permette di raggiungere un segmento di utenti altrimenti escluso, e ha un impatto rilevante sulla presenza online in quanto un sito non accessibile può essere penalizzato dai motori di ricerca come Google, riducendo la tua visibilità.
Oltre a evitare sanzioni, un sito accessibile offre molti vantaggi:
- Esperienza migliore per gli utenti: Navigare senza difficoltà rende gli utenti più soddisfatti.
- Più visite e conversioni: Un sito chiaro e usabile trattiene più persone e aumenta le vendite o le iscrizioni.
- Migliore posizionamento su Google: I motori di ricerca premiano i siti accessibili.
- Immagine positiva: Dimostrare attenzione all’inclusività fa bene alla reputazione aziendale.
Se vuoi approfondire i vantaggi di un sito accessibile leggi il nostro articolo “Accessibilità web personalizzata: come creare esperienze web inclusive e performanti“.
Adeguare il proprio sito agli standard di accessibilità può sembrare complesso, ma con il giusto supporto è possibile farlo in modo efficace e senza stress.
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